E se approfittassi di questo tempo per guarire le ferite?

⁉️ In molti mi chiedono: “Consalvo, come trascorri questo periodo?”

🔸 Oltre a studiare, seguire corsi on line, lavorare a nuovi progetti e migliorare quelli già esistenti, a preparare gli articoli che condivido su Gruppo e Pagina Facebook, approfitto di questa circostanza per fare un lavoro di “auto-ascolto”.

👁 Provo a guardarmi, attraverso un “occhio interiore”, per riconoscere, prendere consapevolezza e accettare le ferite che, in qualche modo, hanno influenzato e (probabilmente) ancora influenzano la mia vita.

😒 Non è cosa facilissima, perché si va a scavare in un passato (spesso remoto) e riaffiorano ricordi dolorosi.

👤 Quando non si vuol vedere una ferita del passato, in genere si indossa una maschera, che serve solo a coprire la ferita stessa, per evitare (apparentemente) di farci soffrire.

🔸 MI piace molto la seguente metafora: è come se avessi un’enorme taglio su una mano e, anziché cercare di guarirla, la coprissi con un grande cerotto, oppure la nascondessi dietro la schiena. Ma cosa accade? Che l’infezione peggiora e farà sempre più male.

🔸 Anche se nascondi bene la mano, al minimo contatto, il dolore riaffiora. Fino al momento in cui la ferita non sarà guarita, è molto probabile che riemerga.

👤 Se ci si nasconde dietro una maschera, non si è più se stessi, non si è più centrati, non si ragiona più col cuore.

😞 Sì, è vero, osservare, riconoscere e affrontare le proprie ferite, all’inizio è doloroso.

☺️ Ma, dopo averle almeno accettate, si scopre che fanno sempre meno male: si avrà almeno la consapevolezza che, avere ancora qualcosa da risolvere, faccia parte dell’essere umano.

☺️ Ritengo che chiunque decida di lavorare nel mondo del benessere, ma anche della comunicazione, debba fare un “piccolo” lavoro su se stesso.